Cose Belle Maistrello > I documenti

Per la celebrazione del rito religioso è richiesta un’ulteriore documentazione che va ad aggiungersi a quella già approntata per il rito civile, da consegnare al parroco della chiesa di appartenenza della sposa o, indifferentemente, dello sposo.

QUESTI I DOCUMENTI RICHIESTI:

Certificato di Battesimo – Si richiede al parroco della parrocchia in cui è avvenuto.

Certificato di Cresima – Potrebbe non essere necessario se il registro parrocchiale avesse annotato sul certificato di Battesimo anche la data della Cresima.

Certificato di Stato Libero Ecclesiastico – Deve essere presentato se uno dei due sposi, o entrambi, ha vissuto per almeno dodici mesi dopo il compimento dei 16 anni in una Diocesi diversa da quella del domicilio attuale. Con questo documento si attesta che il richiedente non ha contratto matrimonio religioso nel periodo in cui si è allontanato dalla Diocesi; si può sostituire con un giuramento suppletorio da rendere di fronte al parroco.

Attestato di frequenza ai corsi di preparazione al matrimonio – La chiesa richiede ai fidanzati di partecipare a un corso; durata e modalità di svolgimento variano a seconda della Diocesi e della parrocchia di appartenenza.

Pubblicazioni religiose – Una volta raccolti tutti i documenti e superato un breve colloquio, durante il quale il parroco accerta le motivazioni degli sposi e la loro accettazione alle 2 caratteristiche più importanti di questo sacramento: la procreazione come scopo del matrimonio e l’indissolubilità del vincolo, le pubblicazioni vengono affisse per 8 giorni presso le parrocchie dei due sposi e, se diversa, presso quella in cui la coppia intende sposarsi.

Certificato di avvenuta pubblicazione – Insieme a quello delle pubblicazioni civili consente di fissare la data del matrimonio.

Stato dei documenti – È un modulo che il parroco che istruisce le pratiche per il matrimonio rilascia alla coppia che vuole sposarsi in una chiesa differente; andrà consegnato al parroco della sede prescelta, siglato dalla Curia nel caso in cui il matrimonio avvenga fuori dalla Diocesi, insieme al Certificato civile di avvenute pubblicazioni.

(Tratto da Vogue Sposa)

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