Abito Bianco? Si ma Premaman!
Sempre più spose negli Stati Uniti arrivano al grande giorno sfoggiando uno stato avanzato di gravidanza: un modo per festeggiare allo stesso tempo il matrimonio e il nascituro. Intanto, i negozi specializzati in abiti da sposa si stanno attrezzando per le spose oversize. E In Italia? Per ora, dal mondo dello spettacolo a quello blasonato, qualcuno ha già rotto il ghiaccio…
Le cronache rosa di casa nostra ci hanno già abituato ad assistere a sfarzosi matrimoni in cui la sposa, rigorosamente in bianco, pronuncia il fatidico “sì” sfoggiando un inequivocabile pancione. Celebri in questo senso le nozze regali tenutesi nel 2003 tra Emanuele Filiberto di Savoia e l’attrice francese Clotilde Courau che, giunta al grande giorno al sesto mese di gravidanza, davanti ai 1300 invitati in chiesa indossava un abito da sposa prémaman firmato Valentino. L’anno seguente, Martina Colombari si presentò alla cerimonia di matrimonio col calciatore Alessandro Costacurta indossando un griffato abito bianco, confezionato per l’occasione da Alberta Ferretti sulle morbide forme assunte dall’attrice al quinto mese di gravidanza. Ma è soprattutto oltreoceano, sottolinea il New York Times, che il fenomeno delle spose che esibiscono orgogliose una gravidanza in stato avanzato risulta in continua ascesa. Spesso anzi la cerimonia di nozze per le future neo-mamme è un’occasione per festeggiare al tempo stesso il matrimonio e l’imminente lieto evento. Superati dunque i problemi dell’etichetta, che ormai sanno di antiquato e sono decisamente fuori moda, rimangono tuttavia quelli pratici, ovvero l’abbigliamento della sposa oversize. Se non molto tempo fa trovare l’abito bianco adatto poteva diventare un vero e proprio incubo, di questi tempi le case di moda si stanno attrezzando per venire incontro alle sempre più numerose richieste che provengono da questa particolare tipologia di sposa. Il negozio specializzato in abiti da sposa TeKai Designs (www.tk-designs.com) dedica una vera e propria linea agli abiti prémaman, che da sola procura il 60% delle vendite. Altri, come L’Ezu Atelier di Beverly Hills, il Kleinfeld Bridal di Brooklyn, la stilista Jane Wilson-Marquis di New York si trovano ad adattare sempre più spesso le misure degli abiti alle pance “in crescita” delle clienti. Resta ancora da vedere se questa nuova tendenza, dopo aver trovato i primi proseliti nel mondo dello spettacolo e in quello blasonato, prenderà piede anche in Italia.