Abitare bene per vivere meglio; uno spazio tutto nuovo da condividere e dove far convogliare i desideri, le esigenze, gli hobby della futura coppia.

Mettere su casa è un po’ come costruirsi un piccolo universo su misura: un compito impegnativo, sempre molto coinvolgente e stimolante. Non esistono regole generali; ciascuno sceglie in base alla propria idea di funzionalità e al proprio senso del bello, entrando in gioco con tutta la sua personalità. Perché la casa è nido, rifugio, specchio, estensione di sé, proiezione di desideri, raccolta di memorie. Oggi, poi, la vera moda – anche nell’abitare – rifiuta i rigidi canoni di uno stile per esprimere piuttosto diversi stili; l’abilità sta tutta nel comporli ad arte, mescolando il vecchio con il nuovo, il design con l’etnico, il “minimal” con il prezioso. Si tratta di un’impresa non sempre facile, e la prima casa, in particolare, richiede prudenza.

ECOLOGIA IN PRIMO PIANO

Con la bioedilizia e la bioarchitettura, la coscienza ecologica ha fatto il suo ingresso anche nella casa. Oggi ormai sono state messe al bando le sostanze sintetiche con le quali si isolavano le strutture murarie, si dipingevano le pareti, si proteggeva il legno; i parquet sono finiti a cera d’api, sopra gli intonaci si stendono pitture vegetali; a terra, stuoie, moquette e tappeti in fibre naturali antistatiche; linoleum in lino miscelato a sughero e farina di legno; per l’isolamento acustico, iuta o fibre di cocco. Anche i mobili seguono regole “verdi”: in legno massello, rifinito con sostanze atossiche e assemblato senza parti metalliche.

LE STANZE PRIVILEGIATE

Alla camera da letto e alla cucina, si sa, vanno le prime attenzioni di tutti gli sposi. Le ragioni non si fermano alle pure necessità pratiche, del “dormire” e del “mangiare” come esigenze primarie, ma investono la sfera dell’immaginario con valori simbolici strettamente legati alla vita di coppia.

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